Ed alla fine (guarda un pò!) Ricardo Kakà rimane al Milan.
Siamo felici di sapere dalle sue stesse parole l’amore spassionato che nutre per la maglia del Milan contro cui nulla ha potuto la fantasmagorica offerta del Manchester City.
Allo stesso modo siamo contenti di sapere che il calciatore non ha litigato col padre e che ora, oltre ad essere innamorato di Gesù, è anche l’icona, il simbolo e il simulacro del Milan e di tutti i giocatori col cuore d’oro che non pensano ai soldi ma ai propri tifosi.
Kakà continuerà a guadagnare i suoi miseri 9 milioni di euro a stagione e i suoi tifosi lo ameranno ancora più di prima.
Se vogliamo credere a tutto questo non ci rimane forse che rispondere alle domande che si pone Jvan, ma poi scopriamo altro.
Scopriamo per esempio che l’emiro Sheikh Mansour bin Zayed Al Nahyan, proprietario del Manchester City e autore dell’offerta milionaria, è anche proprietario di una quota che si avvicina al 7% di Fininvest e immaginiamo quindi che i rapporti con Berlusconi (si… è il Presidente del Consiglio ma è anche…) siano se non quotidiani comunque molto stretti.
E allora ci viene in mente che forse l’operazione non si è svolta così come ci hanno voluto far credere.
E ci viene anche in mente (ma poi di solito io finisco per pensar male) che sia stato tutto organizzato come in un film. L’offerta milionaria, l’inevitabile sollevazione dei tifosi, le conferme delle società, l’intervento del Presidente e l’annuncio in prima persona del nostro Silvio che Kakà è il più corretto giocatore di tutti i tempi e rimarrà al Milan.
Semplice trattativa di mercato o abile mossa politica per guadagnare consensi?
Ai posteri l’ardua sentenza (ma forse neppure loro lo sapranno mai).
(credits foto: BRAVIA in motion)
ciao, incuriosito da questo post mi son messo un po a googlare….
http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/sport/football/article2149341.ece
@ giuaig
Grazie per il contributo, che chiarisce un pò i rapporti.