Riprendo una discussione che si è sviluppata qualche giorno fa da Gigi Cogo ed è stata poi ripresa da Sergio.
Gigi analizza in modo attento come le discussioni all’interno della rete si stiano spostando e stiano in maniera decisa abbandonando i blog per trasferirsi su strumenti nuovi e più rapidi.
Esperienza comune sembra essere il veder diminuire i commenti nel proprio blog.
Io mi trovo, lo sapete, in un momento di passaggio e non posso confermare questa situazione.
Posso però confermare che Facebook e Twitter sono i due nuovi campi dovi ci si incontra e ci si scontra (insieme a FriendFeed, soprattutto)
Perchè?
Probabilmente perchè il mio stato raggiunge immediatamente tutti i miei contatti, che non hanno bisogno di venirmi a cercare per sapere cosa penso. Ed in un attimo sono in grado di commentare il mio pensiero e di farmi sapere la loro opinione.
Ma questo porterà alla fine dei blog?
Direi proprio di no, assolutamente.
Sono daccordo con Catepol quando dice che il proprio blog è un’altra cosa. Quando dice che le conversazioni sui social network coinvolgono persone che probabilmente sul mio blog non passerebbero e quando dice che il dialogo si sviluppa in maniera diversa sui diversi mezzi.
(Non dice proprio tutte queste cose ma mi sembra di poterle interpretare così).
E aggiungerei ancora un pensiero. Provate a dirmi che ne pensate di questo paragone.
Vedo i social network, Facebook e Twitter in particolare, come delle piazze, piazze diverse della stessa immensa città, piazze dove ci si incontra e si scambiano due chiacchiere veloci, ci si informa di quello che accade, si comunicano le proprie novità.
Poi però c’è il blog. Ed il blog non è la piazza, il blog è la mia casa, ben curata, attrezzata come piace a me. Ed in casa mia i discorsi posso approfondirli, ampliarli ed accogliere chi vuole discuterne con me in maniera più argomentata e con più tranquillità.
Se ci incontriamo in piazza ci rovesciamo addosso in pochi minuti tutte le novità, ma se abbiamo qualcosa da dirci seriamente… bhe… allora è meglio vederci a cena, magari a casa mia, nel mio blog.
E lasciamo da parte il discorso delle classifiche e dei link che deve (necessariamente) essere un aspetto secondario rispetto alla qualità dei post.
E lo dico io che… su Blogbabel non mi hanno voluto!
(credits foto: conlawprof)
post molto interressante
in Italia le mode cambiano sempre molto velocemente e l’ultima moda è naturalmente facebook
trovo facebook e simili molto supeficiali, o come tu dici trovarsi in piazza
mentre per me un blog è casa propria, e culturalmente molto più valido
a casa tua puoi scegliere e rendere l’ambiente migliore
io amo l’intimità di casa, ricevere gli ospiti, senza gossip o superficialità
meglio pochi commenti ma un bel blog di qualità con un po’ di privacy
tra l’altro non metterei mai le mie foto o il mio cognome in pubblico
e in facebook tutto ciò che si inserisce è di proprietà di facebook:
poco libero ed antidemocratico, direi
Allora siamo in tanti fortunati. Benvenuto nel club di quelli che non sopportati da Bridgitte Bardot 🙂
p.s.: http://webeconoscenza.blogspot.com/2009/02/lenta-agonia.html
@ ericablogger
Facebook probabilmente è una moda per un sacco di utenti. Per me è molto utile come strumento di lavoro… non potraà però sostituire questo blog in alcuna maniera.
io ho aperto il mio primo blog nel bel mezzo della decadenza, 4 mesi fa, raccogliendo pochi commenti ma molti apprezzamenti..gli apprezzamenti gratificano, ma solo i commenti fanno crescere la conversazione…vedremo. comunque la metafora della piazza e della casa mi sembra perfetta
@ iloveusb
Ti ringrazio per l’apprezzamento della metafora…
ti ho nominato qui: http://blog.pupazzipensieri.it/2009/03/privacy-ed-internet.html#comments
spero non ti dispiaccia
un saluto erica
@ ericablogger
…anzi è un piacere…
“Vedo i social network, Facebook e Twitter in particolare, come delle piazze. Poi però c’è il blog. Ed il blog non è la piazza, il blog è la mia casa”
Ottima metafora Gabriele.. 🙂
@ $ax
…grazie…