I miei dubbi sulla correttezza della protesta sono stati cancellati dalle informazioni raccolte negli ultimi giorni.
Il Decreto Alfano così com’è non deve passare.
Trovate le motivazioni tutte aggregate qui dentro e non mi dilungo a raccontarle di nuovo.
Rimaneva la domanda se fare silenzio è un buon modo di farsi sentire.
E su questa in realtà avevo pochi dubbi fin dall’inizio.
Così, anche se l’adesione a Diritto alla rete è stata enorme e ha raccolto blogger non solo italiani, preferisco muovermi autonomamente e prendere spunto da quella che era l’idea di partenza nata da queste parti.
Così domani non mi imbavaglierò, non farò silenzio, ma urlerò proponendo diecidicodieci post uno di fila all’altro, uno ogni ora, dalle 8,00 di domani mattina alle 17,00 di domani pomeriggio. Chi mi legge via feed vedrà una piccola invasione (ma tanto risparmierà tempo con tutti coloro che non posteranno).
Di cosa parlerò?
L’idea che mi è balzata nella testolina è quella di attenermi al tema principe di questo blog e quindi parlerò di cinema.
Locandine, per la precisione. Locandine di film che secondo me (fondamentale questo “secondo me”) parlano di libertà.
Niente classifiche, niente pretese di esaustività, niente principi fondamentali.
Solo e soltanto locandine che rappresentano la libertà.
Mi sembra un buon modo di urlare al mondo quello che pensa il vostro blogger…
Tutti e dieci i post saranno taggati 14 luglio 2009.
Bella gabri! =P