Questo si prospetta come uno dei film più tosti della prossima stagione.
La custode di mia sorella è una storia drammatica, tratta dal romanzo di Jodi Picoult. E quando dico drammatica intendo drammatica per davvero.
Famiglia americana più o meno classica, più o meno felice.
La figlia maggiore è però malata di leucemia e costretta a continue operazioni e trapianti.
Anna, la sorella minore, è convinta di essere stata procreata per fornire i pezzi di ricambio alla sorella.
Nella sua giovane vita ha già donato alla sorella sangue, midollo, cellule staminali. Quando però la situazione precipita e le viene chiesto di donare un rene per salvare la vita della sorella, Anna si rifiuta, contatta un famoso avvocato e decide di fare causa ai genitori.
Mi sembra evidente che il tema è di quelli spessi e fortemente attuale.
Staminali, ricerca, malattia, procreazione assistita, clonazione, siamo nel cuore di alcune tra le questioni più dibattute nell’ultimo decennio.
Nel film il tutto diventa però il contorno nella vita quotidiana di una famiglia e soprattutto è raccontato attraverso gli occhi di una ragazzina divisa tra l’amore per i suoi genitori, quello per la sorella ed il senso di giustizia e di autoconservazione che la invade.
Cameron Diaz è in grado di interpretare ruoli diversi e non mi preoccupa vederla nel ruolo della madre un po’ cinica e completamente votata al bene della prima figlia.
La regia di Nick Cassavettes è garanzia che il tema (anzi direi i temi) non sarà trattato con leggerezza.
Chi ha il cuore tenero si prepari ad uscire dal cinema con le lacrime agli occhi, ma soprattutto chi ha una testa per pensare (se vi guardate allo specchio dovreste trovarla proprio sopra al collo) si prepari a profonde riflessioni ed alla possibilità di mettere in discussione alcune delle proprie convinzioni.
Qui di seguito il trailer italiano (che già da indicazioni interessanti). Il film è in uscita a settembre in Italia.