Quindi lesbiche, vampire e per di più assassine?
No… il “killers” riguarda altri. E comunque il film non è quello che il titolo lascia immaginare.
Niente sesso tra donne (giusto qualche bacino) e nemmeno sangue (ed ora vedremo perchè).
Lesbian vampire killers è comunque un film divertente, purchè venga preso per quello che è: una parodia, un giochino divertente.
Allora è possibile anche ridere alle battute del cinico Fletch e godersi un’ora e mezza di divertimento splatter.
Jimmy e Fletch, senza soldi, decidono di passare le vacanza all’avventura in uno sperduto villaggio inglese.
Ma non è il caso ad averli guidati lì. Jimmy è l’ultimo discendente della dinastia McLaren e la regina delle vampire, la mitica Carmilla, lo sta aspettando per poter risorgere e dare così compimento alla sua maledizione.
Il villaggio è infestato da vampire (lesbiche) perchè tutte le ragazze si trasformano automaticamente al compimento dei diciotto anni.
Con i due ragazzi si troveranno a combattere la schiera delle assatanate anche quattro bellissime studentesse di leggende arcaiche ed il vicario del paese che vorrebbe proteggere la figlia diciottenne dal suo destino segnato.
Tutto il film è un continuo viaggio tra le voglie (soprattutto) di Fletch e la lotta contro le belle vampire.
E quando la lotta inizia non c’è più spazio per altro che non teste che saltano, corpi squartati e paletti infilzati.
Quello che manca è però il sangue perchè dal corpo delle vampire sgorga una sostanza bianchiccia e densa molto simile a …bhe si… molto simile a sperma (il che provoca una inevitabile risata almeno alla prima esplosione).
Mettiamoci poi che a salvare il mondo è designata una spada mitologica con l’impugnatura a forma di pene ed è evidente con cosa abbiamo a che fare.
Però, ripeto, Phil Claydon riesce ad adempiere perfettamente al suo compito ed il risultato è tra il demenziale ed il divertente.
Chi ama il genere dovrà però sperare in una distribuzione italiana che per il momento non è ancora prevista nemmeno in dvd.