Moll Flanders – Daniel Defoe era uno che sapeva scrivere

Che poi il titolo completo sarebbe

Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders
che nacque nella prigione di Newgate e, durante una vita incessantemente variata di settant’anni, oltre l’infanzia, fu dodici anni prostituta, cinque volte sposata (una delle quali con il fratello), dodici anni ladra, otto anni deportata in Virginia, e che alla fine diventò ricca, visse onesta e morì pentita
scritte secondo le sue memorie

Con un titolo così direi che sulla trama c’è proprio poco da aggiungere.
Ma è sullo stile, sul significato, sull’importanza di questo libro che si potrebbe (come del resto si è fatto) discutere per anni.

moll-flanders

Moll Flanders esce nel 1722, tre anni dopo il successo di Robinson Crusoe e consacra Daniel Defoe come scrittore di enorme successo. Un successo invero tardivo se pensiamo che questo libro viene pubblicato quando l’autore ha già 62 anni (Camilleri ha esempi di livello nella storia passata).

E come Robinson anche Moll Flanders è un personaggio solo, il primo in senso assoluto, la seconda nel mondo che la circonda.
Il personaggio nasce in prigione ed ha di conseguenza la strada segnata in un mondo che non lascia spazio alla riscossa. Però Moll Flanders lotta, lotta dal primo minuto fino alla fine. Si muove nel mondo che la circonda contro tutto e tutti, agisce con cinismo, sacrifica amore e amicizia alla sopravvivenza.
Il suo è però un cinismo sofferto. Ogni decisione, ogni scelta, viene pagata a caro prezzo e mi spingerei a dire che ogni passo è affrontato con la consapevolezza delle conseguenze che si porterà dietro.

Non solo per questo Moll è un’eroina moderna, molto moderna. Come fortemente attuale è lo stile di scrittura usato da Defoe. Un romanzo che ha quasi trecento anni potrebbe tranquillamente essere stato scritto oggi.
Ed essendo raccontato in prima persona, come se fosse vomitato dalla protagonista, ecco che la scelta di farne un unico immenso capitolo risulta la più giusta (chi ha letto Dolores Claiborne sà che Stephen King riprenderà questa tecnica qualche secolo dopo).

Se poi volete leggerlo come un’unica grande avventura… fate pure, perchè la vicenda è talmente avvincente e coinvolgente da risultare godibile sotto ogni punto di vista.
Insomma, su Moll Flanders si è scritto tanto che probabilmente non posso aggiungere nulla di significativo, ma se volete un parere da blogger… è una lettura di quelle che non possono mancare nel repertorio di chiunque aspiri a farsi chiamare lettore.

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