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Per come la vedo io, compito di un Festival cinematografico dovrebbe essere quello di selezionare film di qualità, film che il pubblico non ha ancora avuto modo di vedere, e fare in modo che vengano proiettati in una sala cinematografica in modo che gli spettatori possano conoscerli.
Ma il compito di un Festival non può finire qui perchè se un Festival ha un suo spessore storico allora parteciperanno anche un sacco di tecnici del cinema, compresi i responsabili delle case di distribuzione.
Il Torino Film Festival, a questo proposito, ha anche un evento collaterale che si chiama Torino Film Market, una sorta di mercato del cinema.
Si tratta di un occasione per fare incontrare produttori e distributori e funziona più o meno così.
Il distributore viene al TFF, guarda una serie di film, si accorge che ce ne sono un paio che gli piacciono ed entra direttamente in contatto con il produttore per trattare la distribuzione sul mercato italiano (ma non solo).
E si può anche concludere tutto lì (anzi qui), tutto a Torino sul momento.
Chiarite queste premesse è comprensibile che il direttore Gianni Amelio abbia comunicato, per mezzo dell’Ufficio Stampa del Festival, la propria soddisfazione per gli affari conclusi nei primissimi giorni del Torino Film Festival.
Il comunicato che segue, infatti, è di martedì 17.
Con grande soddisfazione del neo-direttore Gianni Amelio, il TFF comincia a funzionare anche come “Torino Film Market”.
Infatti, alcuni dei film passati nei primi giorni del festival sono stati comprati da importanti distributori italiani.
La Bocca del lupo di Pietro Marcello, primo film italiano in concorso, sarà distribuito da Bim e in televisione da Raicinema, che ha comprato anche i diritti di La bella gente, di Ivano De Matteo.
Bronson del danese Nicolas Winding Refn, una delle più grandi sorprese di questo festival, uscirà con il marchio di una nuova distribuzione, la Movie Inspired.
I film precedenti di Nicolas Winding Refn (il ciclo Pusher e gli altri) sono in trattativa con RaiSat per l’acquisizione televisiva, mentre We Can’t Go Home Again, uno degli ultimi film di Nicolas Ray, inedito in Italia, potrebbe essere acquisito da Fuori orario.
La Sacher Film, del precedente direttore Nanni Moretti, che già distribuisce uno dei film del concorso, Nord del norvegese Rune Denstad Langlo, sta chiudendo l’acquisto di Breaking Upwards, dell’indipendente americano Daryl Wein.
Gianni Amelio è particolarmente soddisfatto perché ritiene da sempre che uno dei compiti fondamentali di un festival come il TFF sia quello di far arrivare i film a un pubblico il più vasto possibile.
Se quindi il compito di un Festival del Cinema è di rendere visibile al maggior numero di persone film giudicati di qualità, ecco che l’obiettivo sembra sia stato centrato.
E naturalmente ci si aspetta ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.
bene blog :….. Norvegia cinematografico studente jacob