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Ricordate quello che dicevo poche ore fa a proposito di Gigante?
Ecco… questo La nana – The Maid (il titolo italiano non è ancora deciso ma che verrà distribuito è certo) ha tutto quello che mancava lì.
Irriverente, divertente, ironico.
Vent’anni di servizio nella stessa casa hanno reso Raquel scorbutica, diffidente, anche un tantinello cattiva e violenta.
A farne le spese sono Camilla, la figlia ventenne che ha cresciuto, e tutta una serie di possibili altre cameriere assunte per aiutarla.
Raquel le mette in difficoltà, le chiude fuori casa (in una serie di sequenze veramente notevoli dal punto di vista comico), organizza veri e propri piani per farle sfigurare.
Fin quando arriva Lucy, giovane e disposta a comprendere.
Riuscirà a far tornare in Raquel la voglia di vivere, di credere nel suo lavoro e di farlo al meglio.
Sebastian Silva riesce a creare un film divertente e fortemente ironico, ma soprattutto riesce a plasmare Catalina Saavedra e trasformarla in un personaggio incredibile. Raquel è burbera, scontrosa, ha un andamento da orso, rischiamo persino di odiarla per buona parte del film.
Raquel è un personaggio così abbruttito che se fossimo in un horror non mancherebbe di far fuori a colpi di forbice qualcuno (ed in realtà ci va molto vicina con il gattino di casa).
Poi però ci rendiamo conto che la sua non è una colpa originaria, è il quotidiano ad averla trasformata così.
E forse c’è ancora spazio per tornare indietro, grazie alla forza giovanile di Lucy, capace di comprendere le difficoltà della vecchia cameriera e di trascinarla di nuovo nel mondo.
E La nana ci regala anche soluzioni interessanti dal punto di vista registico. Alcune carrellate, alcuni movimenti di macchina arrivano ad essere così stretti da piantarsi sulla schiena dei protagonisti per poi recuperare con calma il proprio spazio.
Nota di merito conclusiva per Sebastian Silva, che non ha paura di mostrarci (ripetutamente) il corpo nudo della protagonista quarantenne.
Non capita spesso di vedere corpi nudi che non siano perfettamente scolpiti nella roccia e la scelta non potrà che far piacere all’autostima delle nostre mogli.