Gli amici di Contesti.eu mi hanno omaggiato di una loro recente produzione e siccome l’argomento mi interessa non poco (dato il mio risaputo amore per Torino) l’ho accettata e goduta con piacere.
Si tratta di un breve documentario in cui si racconta il Museo di Arti Decorative Pietro Accorsi. Museo che raccoglie le infinite e ricchissime proprietà di Pietro Accorsi, antiquario e collezionista torinese che nella sua vite mise insieme una collezione di oggetti artistici davvero invidiabile.
Il documentario ha i suoi pregi notevoli ed un paio di difetti abbastanza evidenti.
Provo a dirvi la mia.
Il punto centrale dello splendore di questo video si deve al soggetto, e per soggetto intendo proprio quello che viene ripreso. Vedere una notevole selezione di quello che è raccolto nel museo è una occasione da non perdere. Si va dalle statuette da salotto, ai tavolini, dalle credenze alle tabacchiere, dalle mitiche cioccolatiere ai letti, agli specchi, ai piatti, alle cineserie e a tutto quello che vi può venire in mente ci fosse in una ricca casa dei secoli passati.
L’oro di questo dvd è tutto nelle immagini che riesce a mostrare, che da sole valgono l’intero lavoro.
Ma meritano la giusta attenzione anche la storia e le curiosità raccontate con dovizia di particolari.
Scopriamo chi era Pietro Accorsi e da dove arrivano le chicche che ci vengono mostrate, la loro storia segreta ed il loro valore artistico.
Storia e immagini mi sembrano quindi due buoni motivi per godersi il dvd.
Non posso però evitare di segnalarvi due aspetti negativi che denunciano la semiamatorialità del lavoro.
Impossibile non notare la differenza di audio tra la voce off (peraltro calda e rilassante) di Maurice Agosti e le interviste raccolte nel Museo. Talmente basse queste ultime che si fa fatica a seguirle, forse (sicuramente) si poteva fare qualcosa di meglio.
Il secondo aspetto che non mi piace sono le carrellate tra le sale del museo, evidentemente realizzate con una videocamera a mano che risulta ballonzolante in maniera esagerata e disturbante. Qui però siamo nel campo dei gusti personali e qualcuno potrebbe anche apprezzare. A me per esempio è una tecnica che in altri ambiti piace parecchio, ma qui disturba il clima sereno e rilassante che musica, immagini e voce off riescono a creare.
Tolti questi due (comunque grossi) aspetti, il video nel suo insieme è ben fatto e godibile.
Ripeto che il clou della vicenda sono gli splendori che ci vengono mostrati e la storia raccontata ed aggiungo che anche la struttura del menù è fatta con logica e permette di saltare da una sala all’altra con semplicità per dirigersi al luogo prescelto durante una seconda visione.
Note di servizio. La regia è di Enrico Miglino, la musica di Alex Stirner ed il dvd è per ora disponibile al Museo Accorsi, ma probabilmente troverà anche altre vie di diffusione.