Strano a dirsi ma in rete (naturalmente in mezzo ad un mare di bestialità) ho letto anche diverse considerazioni logiche, interessanti e condivisibili sul caso Berlusconi-Tartaglia.
(per inciso molte di più di quante ne abbia sentite in televisione sullo stesso argomento)
Naturalmente mi riferisco al lancio con successivo impatto di un modellino del duomo di Milano da parte del signor Massimo Tartaglia nei confronti del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Non voglio però ora soffermarmi su ulteriori riflessioni che riguardino il caso ma approfondire per un momento il curioso impatto che la vicenda ha avuto su Facebook, social network ormai specchio della popolazione nostrana (ma non solo!).
La reazione ovvia e naturale è stata la nascita di una serie di gruppi a sostegno dell’una e dell’altra parte.
Fans club che inneggiano al lanciatore di modellini, gruppi spontanei in difesa del Premier.
Fin qui tutto normale…
Lo strano accade quando ci si accorge che in poche ore compaiono gruppi a sostegno di Berlusconi già corredati di centinaia di migliaia di fans, in un caso addirittura due milioni.
Boom di consensi o fregatura?
Naturalmente la seconda…
Prima Mantellini e poi Dotta hanno già ben spiegato cosa è successo.
In breve alcuni gruppi già esistenti, che hanno raccolto accoliti nei mesi passati con le più disparate motivazioni (dal sostegno per i terremotati de L’Aquila alla fantomatica lotta per evitare che Facebook stesso diventi a pagamento) hanno improvvisamente cambiato nome e sono diventati gruppi a sostegno del Premier.
Naturalmente a scapito degli iscritti che nella maggior parte dei casi non si sono nemmeno accorti di far parte di quei gruppi.
Cerchiamo di capire come funziona la cosa.
Il gruppo Facebook prevede la possibilità da parte degli autori di modificare il nome stesso del gruppo. Questo perchè può capitare che ci sia la necessità di variare un nome di un gruppo rock, di un sito web, di una società, di una trasmissione radiofonica o di un evento culturale.
Il sistema però non può certo vietare all’autore di cambiare completamente destinazione d’uso al gruppo… semplicemente non sarebbe in grado di accorgersene.
Ecco perchè la variazione di nome prevede l’avviso a tutti gli iscritti.
In teoria quindi tutti dovrebbero ricevere la comunicazione e poter così decidere di cancellare la propria iscrizione.
Capita però che gli utenti Facebook non siano sempre attenti a quello che fanno sul social e così può capitare che ignorino l’avviso oppure che varino le proprie impostazioni e decidano di non ricevere l’importante avviso (troppe scocciature).
E così si trovano fan di berlusconi senza nemmeno accorgersene.
Per fortuna di tutti la solita Catepol corre in aiuto dei più distratti e ci ricorda come settare le impostazioni corrette per ricevere la comunicazione della variazione di denominazione dei gruppi a cui siamo iscritti.
Mi sembra una delle impostazioni importanti da tenere in considerazione per cercare di usare nella maniera corretta un buono strumento e non farci travolgere dalla passione sconsiderata per le mode.
E ricordiamoci che se usiamo nella maniera migliore gli strumenti che la rete ci offre, diamo anche meno appigli a personaggi inquietanti che hanno tra i loro obiettivi quello di metterla a tacere questa rete anarchica e incontrollabile… e anonima, dimenticavo!
grazie della citazione… son cose banali a volte…ma gli utenti non ci pensano che hanno loro stessi il controllo delle impostazioni
@ catepol
parole sante! 😉
grazie Gabriele. Ieri ho fatto un giro veloce in uno di questi gruppi e ci ho trovato dentro nomi di miei amici che mai sarebbero sognati di aderirvi.
@ Maria Antonietta
Per cominciare potresti segnalare loro cosa è successo così possono decidere se cancellarsi da questi gruppi o restare iscritti.