Il quarto tipo – Milla Jovovich rapita dagli alieni

Ne avevamo parlato all’uscita del trailer, e se devo essere sincero il film delude un po’ le aspettative create dal lancio promozionale.
Il quarto tipo è comunque un film con una discreta tensione e che per l’ennesima volta prende in considerazione la presenza di altri mondi abitati e di contatti tra alieni ed umani.

quarto-tipo-milla-jovovich

La dottoressa Abigail Tyler è una psicologa che ha subito il grave trauma della perdita del marito, ucciso.
Nonostante tutto continua il suo lavoro e si dedica in particolare ad alcuni suoi pazienti che mostrano gli stessi sintomi. Tutti loro, sotto ipnosi, dicono di aver visto qualcosa (qualcuno) che li sveglia di notte e si ritraggono terrorizzati, alcuni di loro durante queste sedute subiscono gravi danni fisici.
Abigail continua ad indagare mentre lo sceriffo del paese la ritiene colpevole di un sacco di cose.
Quello che vede, le registrazioni video delle sedute ed una particolare registrazione audio di alcuni suoi appunti la convincono che si tratti di rapimenti alieni.

La trama del film non è assolutamente una novità, le particolarità (e gli eventuali meriti) sono tutti nel modo in cui Olatunde Osunsanmi ha realizzato il film.
Tutto infatti si basa sul concetto che si tratti di una storia vera, i cui protagonisti però non hanno voluto confermare ne tantomeno partecipare alle riprese, così anche i nomi sono inventati.
L’ipotetica veridicità della storia è annunciata da Milla Jovovich in una terribile introduzione al film.
Se l’operazione può avere senso nel trailer qui finisce per fare un effetto quasi comico, che lo sfondo finto in movimento non aiuta certo a rendere qualitativamente più elevato.

milla-jovovich

Tutto il film è un continuo alternarsi di false immagini di archivio e di quello che dovrebbe essere il film girato per ricostruire gli avvenimenti.
L’idea, pur non nuova, non è male ma il risultato è un po’ deludente.
Spesso la doppia immagine viene inserita nella stessa inquadratura, mantenendo anche il doppio audio e la cosa crea a volte non poca confusione.

La tensione arriva solo a sprazzi e tutta dalle finte immagini di repertorio.
Tutta la vicenda investigativa si basa sul giochino delle registrazioni video (e audio) che saltano, registrano altro dal previsto. Tracce di voci misteriose, una lingua antica.
Per come la vedo io se invece di rapimenti alieni stessimo parlando di un qualche demone il film non perderebbe nulla rispetto a quello che è, e la storia funzionerebbe perfettamente con tutti i suoi riferimenti alla storia antica. Il quarto tipo a stento può essere considerato un film sugli alieni.

Paura?
Un classico gioco tra silenzio e urla può far saltare sulla poltrona in un’occasione ma tutto si chiude lì.

La Jovovich è brava e bella (intro a parte) ma rimane l’amaro in bocca per un film che poteva regalare molto di più ed invece ho avuto la netta sensazione che Osunsanmi abbia preso una storia qualunque per  di mettere in scena il giochino della storia vera e delle immagini di repertorio.

2 Comments

  1. Carlo says:

    Concordo. Idea non male (ma, come per Blair witch project, quando arrivano qui da noi il ‘giochino’ è già svelato…) ma risultato deludente.
    Milla bella ma poco credibile nel ruolo… Peccato.

Trackbacks for this post

  1. Vita di un IO » Blog Archive » The fourth kind – incontri ravvicinati del quarto tipo

Leave a Comment

Powered by WordPress | Deadline Theme : An Awesem design by Orman