L’importante è partire dal punto di vista corretto: Maga Martina ed il libro magico del draghetto è un film per bambini.
Se lo guardiamo da questo punto di vista il film di Stefan Ruzowitzky è gran bel film, capace di assolvere tutti i suoi compiti. Allegro, veloce, divertente, simpatico…
La strega buona Teodolinda ha i suoi anni e decide di ritirarsi. Prima di farlo deve però trovare una sostituta cui consegnare il libro magico.
La ricerca è affidata al draghetto Ercole, un po’ pasticcione, sempre affamato e incapace di volare.
Ettore viene guidato dal libro a casa di Martina, una bambina che alla magia non crede neppure e si trova come sempre a litigare col fratellino più piccolo.
Per poter prendere il posto di Teodolinda però Martina dovrà superare un periodo di prova di 99 ore, affiancata dal fido Ettore.
La cosa non sarebbe così complicata se i due non dovessero anche affrontare Geronimo, mago cattivo che vuole possedere il libro per costruire la macchina che gli permetterà di conquistare il mondo.
Come detto il film è divertente, colorato, pieno di situazioni scoppiettanti e di sentimenti (quelli buoni e quelli cattivi).
I personaggi sono perfettamente definiti. I buoni sono simpatici, i cattivi, che poi sono solo Geronimo ed il suo cagnolino aiutante) si rendono antipatici ma sono più pasticcioni che pericolosi.
Martina è una bambina come tante, con le abitudini e le voglie di tutti i bambini. Si trova a vivere un’avventura più grande di lei e l’affronta con tutta la magia dei suoi sogni.
Naturalmente però da sola non può farcela ed allora ecco che ad aiutarla è il simpatico Ettore, che ne sa meno di tutti ma al momento del bisogno ce la mette tutta per tirar fuori il coraggio di cui ha bisogno.
Il suo problema più grosso è che è sempre talmente affamato da lasciar spesso perdere i suoi compiti di fronte ad una torta al cioccolato.
Colorate ed esplosive le magie, rocambolesche le situazioni.
Non mancano i riferimenti classici di una fiaba per bambini, così quando sta per vincere Geronimo il mondo diventa tutto grigio e svaniscono i colori.
Peggio ancora! A scuola vengono abolite disegno e ginnastica, materie ritenute inutili, sostituite dal raddoppio delle ore di matematica… peggio di così!
Ma poi Martina ed i suoi amici (già perchè da sola non può vincere, ha bisogno di “tanti amici buoni”) riescono a recuperare la situazione e a restituire colore al mondo.
La soluzione è semplice: tutti gli adulti devono immediatamente mettersi a giocare con i propri figli.
Sono i bambini a salvare il mondo… e questa credo sia non solo la conclusione di un film ma la soluzione per il pianeta reale.
Tra i colpi più riusciti del film ci metto l’incantesimo per fare innamorare (che parte da un calziono sporco dell’incantato) e il bambino patito di computer che riesce a sconfiggere il mega calcolatore di Geronimo intrufolandosi nel sistema grazie al videogioco di Super Mario.
E chi se no potrebbe aiutare i bambini a salvare il mondo?
Nota a margine: se Martina sarà la nuova strega buona potremo stare tranquilli… pasticci del draghetto Ercole a parte!
p.s.
Scommettiamo che ai più piccoli Maga Martina piacerà un sacco?