Mi è sembrata idea carina, dato il successo e l’obiettiva importanza del film, provare a raccogliere in un unico post alcune delle recensioni che i blogger hanno dedicato ad Alice in Wonderland.
Il film di Tim Burton ha suscitato emozioni discordi e si va dal capolavoro assoluto alla delusione più grande.
Prima di tutto, siccome gioco in casa, è bene che vi rileggiate la mia recensione.
Scoprirete che il film mi è piaciuto, ci ho trovato dentro un sacco di Tim Burton ma sono rimasto un po’ deluso dall’utilizzo del 3D (del resto posticcio).
La mia è comunque una recensione decisamente positiva, quelle che vado a segnalarvi ora sono per lo più negative.
Per questo parto dai blogger che invece hanno apprezzato il film.
Su Alone in Kyoto si parla di un film davvero sorprendente. Nemmeno le più rosee aspettative potevano prevedere un tale impatto sulla pellicola, una così perfetta sintonia tra le intenzioni e la messa in opera finale.
E forse stiamo un po’ esagerando con gli elogi.
Anche su Coccinema i toni sono però molto positivi al punto da concludere che Burton fa pace con i suoi incubi, i suoi sogni.
Su Director’s cup c’è una inevitabile (l’ho fatta anch’io) e personale classifica dei personaggi e il film è definito bizzarro, incantevole, didascalico e semplice con una scelta di aggettivi che lascia il dubbio sulla positività della recensione.
Se scavalchiamo l’oceano troviamo Cinemablend che non lesina parole e punta l’attenzione su un 3D assoluto protagonista. E su questo non siamo per nulla daccordo.
A metà strada metto la doppia recensione di Split Screen, con Border e Angier che si muovono su terreni diversi, ma entrambi sono non completamente soddisfatti di quanto visto.
E passiamo alle note dolenti partendo da Gabriele Niola che salva solo l’inizio del film quando ci viene mostrato il mondo pulito, colorato, roseo e idilliaco che come sempre in Burton nasconde le peggiori ipocrisie, costrizioni e sofferenze. Da lì in poi è una lenta ma inesorabile picchiata verso il basso.
C’era una volta il cinema è la faccia della delusione, perchè Alessandra è una che in Burton sembra credere molto, tanto che conclude dicendo che è un vero peccato che Burton si sia adagiato su una narrazione più canonica e quasi “impersonale”.
La stessa delusione si legge su Cinema e dintorni anche se qui si contesta soprattutto l’uso del 3D: Quello che qui sembra inappropriato è innanzitutto il 3D. Era davvero necessario oppure il risultato non sarebbe cambiato di molto senza?
Un po’ più morbida la considerazione sul film in genere.
E a proposito di 3D forse su Cinematical si centra il punto: the 3D effects were added later, making it a less authentic 3D experience than, say, Avatar. La poca naturalezza di cui parlavo io, appunto.
Su Otto & mezzo di nuovo spazio per la delusione da parte di un amante di Burton. Una delusione a cui però si è fatta l’abitudine se si afferma che sono sempre più scoraggiato all’idea che Tim Burton si sia perso definitivamente dentro l’armadio che da bambino utilizzava per guardare il vuoto.
In realtà il film qui è piaciuto molto, soprattutto nella prima parte, ma non si perdona il calo progressivo.
Sulla stessa linea Nessuno t’amerà mai come ti ho amata io, dove ci si spinge a dire che siamo di fronte ad un’opera dunque minore, affascinante in certi punti, ma decisamente scollata. Giudizi duri portati dalla delusione per non aver visto quello che ci si aspettava.
Ammazza la vecchia non ha apprezzato quella struttura lineare che a me è invece piaciuta. Questione di gusti? Non credo, perchè anche a me di solito la linearità disturba.
La conclusione è molto netta: Il girare remake o pseudo tali non fa per lui, dove “lui” è naturalmente Tim Burton.
Chiudo con il Cinemaniaco che è davvero devastante quando afferma che ci ritroviamo di fronte al primo lavoro veramente convenzionale e per nulla riconoscibile del regista. Mi sembra una bocciatura senza mezzi termini.
Dopo questo panorama obiettivamente desolante per Alice in Wonderland mi piacerebbe sapere il vostro parere.
Vi ho dato materiale per approfondire la conoscenza ed i pareri di amanti di cinema a più livelli e qualcuna di queste recensioni potrebbe avervi fatto ragionare su aspetti che non avevate notato guardando il film.
A questo punto, a bocce ferme, che mi dite… capolavoro o crollo clamoroso per Tim Burton?
…naturalmente valgono anche le vie di mezzo…
(Le foto di questo post sono tratte dal materiale promozionale presente nella chiave magica del libro magico che il bloggante ha ricevuto in dono dal Cappellaio Matto in persona)
Sarà stata l’enfasi del momento, ma io ho davvero apprezzato questa variante di Alice.
In settimana lo rivedo e magari ne riparliamo. 🙂