Contagion – piccola delusione Soderbergh

Inutile fingere: sono rimasto abbastanza deluso da Contagion.
Sia chiaro, è un gran bel film… ma da Steven Soderbergh mi aspettavo qualcosa di più del solito racconto del virus che si diffonde, della ricerca della causa, della corsa contro il tempo e della soluzione all’ultimo momento buono.
Invece il film non è altro che l’ennesimo film su un contagio… e nemmeno il migliore.

Una tipa torna da un viaggio in Cina, tossisce e dopo due giorni muore. Stessa fine fa il figlioletto e velocemente tutte le persone che sono entrate in contatto con lei.
Così si scatena la caccia alla provenienza del virus, si prova ad isolarlo, si cerca di creare un vaccino.
Nel frattempo la notizia trapela, i giornali (ma in questo caso è un blogger) ci ricamano su, il panico si diffonde.
Poi il virus dilaga e i morti crescono a dismisura.
Scene di città saccheggiate, disabitate, distruzione…

Il film è ben fatto, coinvolge, si fa seguire, pone domande.

Si comincia con immagini che mostrano gente che tossisce, gente che si tocca, i metodi classici di diffusione di un virus.
Entra in scena subito Gwynet Paltrow, ed è un bene perchè dopo 5 minuti è già morta.
Da lì partono una serie di vicende che si intrecciano e che seguiamo parallelamente.
Matt Demon è il marito misteriosamente immune al virus, Kate Winslet una delle dottoresse, si danna l’anima e ci rimane secca, Laurence Fishburne è il capo degli esperti, Jude Law il blogger seguitissimo che accusa di complotto aziende farmaceutiche, OMS e governi.

Come intuite il cast è stellare ed è la carta in più in mano a Soderbergh, al punto che può permettersi di far morire uno dei nomi grossi dopo pochi minuti ed un altro prima di metà film.
Nessun dubbio che Contagion sia un film corale, capace di declinarsi su più fronti, anche se proprio questa varietà di vicende rischia di rendere difficile da seguire l’insieme, impossibile affezionarsi ad un protagonista… perchè un protagonista non c’è!

Ottima, e mi fermo qui, la scena dell’autopsia della Paltrow che piomba a sorpresa con crudezza (e sulla quale possiamo scoprire qualcosina in più qui).

Ed anche il finale è quello che uno si aspetta dopo aver visto il film.
Un buon film, quindi, pulito e perfettamente funzionante… ma cazzarola, al fondo c’è la firma di Steven Soderbergh!

One Comment

  1. Evit says:

    Che ti avevo detto nel mio blog eh??

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