The Walking Dead 2 – episodio 8

Dunque vi ricordate dove eravamo rimasti con The Walking Dead?
Dopo la pausa, la seconda serie riprende lì dove si era interrotta, ed era un momento certo non facile.

Ci eravamo fermati con l’apparizione della bambina ormai zombie ed il massacro alla fattoria, pronti a sviluppi inaspettati.
E gli sviluppi iniziano ad esserci perchè la nuova puntata non è solo riflessiva.

C’è la situazione difficile all’interno del gruppo, con Shane sempre più lontano dagli altri (ma non da solo), c’è il dramma per Hescher, che si rende conto di aver sperato e creduto invano, c’è il dubbio per Glenn (partire e lasciare la nuova fiamma?).
Ma ci sono anche sviluppi non indifferenti dal punto di vista narrativo, su tutti l’incidente di cui non sappiamo ancora le conseguenze e l’incontro improvviso nel bar con due nuovi personaggi, che hanno però vita breve.

Mi sembra che questo sia un passaggio fondamentale.
Due uomini (non zombie) e Rick che si trova a dover rifiutare aiuto per proteggere i due gruppi.
L’omicidio dei due a sangue praticamente freddo cambia un po’ le carte in tavola, presumo, non solo nella mente di chi lo compie ma anche in quella di chi vi assiste.
Mica per niente l’immagine successiva è il rogo di zombie, un rogo purificatore che prova a disinfettare tutte le colpe… e non sappiamo se ci riuscirà.

La serie riprende quindi mantenendo alta la tensione e regalando nuove sorprese che lasciano in piedi mille dubbi sulle sorti dei protagonisti e del gruppo.

Non mancano poi il solito paio di chicche splatter che danno tono a The Walking Dead.
L’inizio della puntata è decisamente gore e vola nell’ironia dello splatter con quel braccio che si stacca e deve essere recuperato come fosse un pezzo di legno caduto dal carico.

Impossibile  a questo punto staccarsi.

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