La scala a chiocciola di Mary R. Rinehart

Mary R. Rinehart esordisce nel 1908 con un romanzo giallo che fa subito il botto e la lancia immediatamente tra le più grandi scrittrici del genere di tutti i tempi (aprendo ad esempio la strada ad Aghata Christie).
La scala a chiocciola (che non ha nulla a che vedere col film omonimo di Robert Siodmack che è invece tratto da un romanzo di Ethel Lina White – si, ancora una donna) è un giallo eccezionale, un’avventura ritmata con un crescendo di tensione ed eventi drammatici che portano al rocambolesco finale.

La signora Innes si trasferisce per i mesi estivi nella tenuta di Sunnyside, con lei la storica domestica Liddy, con cui litiga continuamente e i servitori della famiglia Armstrong, proprietari della tenuta.
Il fatto è che fin dalla prima notte alla villa succedono strani fatti. Rumori, figure che si muovono nel buio della notte e soprattutto un cadavere trovato in fondo alla scala a chiocciola.

L’arrivo dei nipoti della signora Innes e della giovane figlia degli Armstrong ingarbugliano le carte facendo scoprire alla protagonista legami tra le due famiglie che nemmeno immagina.
E poi una banca che fallisce, personaggi che scompaiono e riappaiono, un giovane detective, segreti non detti e sempre quella scala a chiocciola che sembra esssere il luogo prediletto per gli avvenimeenti importanti.

La Rinehart racconta in prima persona costringendo il lettore ad immedesimarsi nel personaggio principale, a scoprire con lei i particolari e soprattutto a non sapere nulla di quello che lei non sa.
Il giochino (tipico della scrittrice americana) funziona alla grande e permette all’autrice di mantenere misteri esegreti da rivelare pian piano.

Ma l’abilità maggiore è probabilmente quella di creare personaggi molto caratterizzati e di farli ruotare in un ritmo crescente di tensione e di vera e propria paura (splendido, ad esempio, il rapporto tra la protagonista narratrice e la sua domestica).

Il detective c’è ma non è il motore delle scoperte, sebbene poi scopriamo che lui molte cose le aveva capite prima che noi (e la protagonista) ne venissimo a conoscenza.

Un romanzo fondamentale e indimenticabile, primo di una serie di opere davvero possenti.

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