Bastano due libri per rendersi conto che Anna Katherine Green appartiene con merito alla categoria delle gialliste.
Un sinistro passo sulle scale è uno splendido racconto in cui mistero, intrigo e amore si intrecciano sulla linea più classica del giallo: una morte ed una ricca eredità.
Abbiamo un vecchio industriale, Edgar Quenton Bartholomew e due nipoti omonimi, il primo che ha sempre vissuto nella casa, il secondo sbucato dopo anni in arrivo dall’Inghilterra.
Poi abbiamo la figlia di Bartholomew, la bella Orpha, da sempre promessa all’Edgar americano e di cui si innamora però immmediatamente l’Edgar americano.
E naturalmente abbiamo la morte del vecchio e due testamenti, che designano eredi i due nipoti. Qual è quello valido? E soprattutto dove si trova?
Poi abbiamo inservienti amorevoli, un’amica, un medico, un avvocato, un ispettore di polizia.
Tutti impegnati a scoprire che fine ha fatto il testamento buono per sapere chi sarà l’erede dell’immenso patrimonio.
La Green ci narra tutto questo per bocca di Edgar l’inglese, facendoci entrare perfettamente in quelle che sono le sue emozioni, le sue passioni, le sue speranze.
Vediamo tutto quello che vede lui, eppure non riusciamo a capire che ruolo abbia, se abbia colpe, fino a quando non è l’autrice a volercelo dire.
Curioso come la passione del narratore protagonista venga fuori evidente e dichiarata ma il suo orgoglio e la sua rettitudine la mantengano in disparte fino a mistero risolto.
Il rispetto per lo zio e per il cugino che tarpano l’amore per la cugina.
Curioso anche come in diverse occasioni nel romanzo venga fuori la concezione della figura della donna (siamo a fine ‘800), pur in un romanzo scritto da una donna.
La giovane Orpha non è considerata in grado di ereditare e gestire gli affari del padre pur essendo riconosciuta di grandi capacità.
E la stessa immagine viene fuori per tutte le donne che compaiono, nessuna capace di gestire da sola nemmeno la propria vita.
La prosa e la narrazione contribuiscono a rendere avvincente il tutto e a rimanere incollati alle pagine.