On The Road, finalmente Sulla strada

Prima di entrare nello specifico e parlarvi di On The Road permettetemi di fare i complimenti a Walter Salles per la perfetta gestione di Kristen Stewart.
L’ex vampira (che è servita soprattutto per la promozione del film) fa la sua comparsa in scena già nuda e distesa in un letto, inoltre non parla quasi mai limitandosi a strusciarsi e ad ansimare spesso.
In sostanza Salles ha sfruttato nel migliore dei modi lo strumento che aveva a disposizione (e non c’è ironia in quello che dico).

E veniamo al resto del film, che come sapete è la prima (molto tardiva) trasposizione del capolavoro beat di Jack Kerouack, Sulla strada.

La storia è decisamente fedele all’originale, forse più di quello che ci aspettassimo, così seguiamo Sal e Dean che attraversano gli Stati Uniti e gli anni vivendo la loro vita in viaggio tra sesso, droga e sensazioni forti.
Intorno a loro si alternano vari personaggi, su tutti la giovane Marylou che condivide le loro idee di libertà.
Garrett Hedlund e Sam Riley tengono bene il ruolo, sebbene venga fuori poco dell’animo maledetto beat.

La fotografia sporca ed il ritmo ciondolante del film contribuiscono a creare il clima giusto e viene fuori correttamente anche la voglia di libertà ed il sesso sotto varie forme che è un po’ la cifra riconoscibile del romanzo di Kerouack.

E allora cosa non funziona?
Manca, a mio modo di vedere, la passione, il calore, l’amore che senza dubbio Salles deve aver messo per affrontare un lavoro del genere ma che non riesce completamente ad esprimere e a far emergere.
Una passione che mi sembra sia fondamentale per raccontare On The Road.

Curiose e funzionali invece la apparizioni di Steve Buscemi, di Kirsten Dunst, di Viggo Mortensen che danno un tono alla faccenda.

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