The Walking Dead 3 – episodi 2-3-4

Ho voluto riunire in un unica recensione gli episodi 2, 3 e 4 della terza serie di The Walking Dead, perchè mi sono detto “che cazzo, mica posso fare una recensione per ogni episodio… e poi è così che ho fatto anche gli anni scorsi” e insomma… ho fatto una cazzata.

Si, perchè se gli episodi 2 e 3 ci mostrano alcune cose interessanti come Rick che è finalmente diventato cinico, Carl che è ormai uno stronzetto spocchioso ma fottutamente coraggioso, se è vero che vediamo alcune genialate come la prova di cesareo su uno zombie o gli zombie utilizzati come portantini…

Se è vero che la terza puntata rivoluziona le carte in tavola perchè introduce il Governatore e la sua città, scopriamo che esiste un posto decisamente sicuro dove si vive quasi normalmente e soprattutto scopriamo che Merle è ancora vivo e tutto intero (mano a parte) dopo averlo perso per strada nella prima stagione…

Se è anche vero che dalla terza puntata in poi la storia si spezza e seguiamo le vicende di Andrea Michionne nella città del Governatore (anzi l’episodio tre è dedicato completamente a loro) alternate a quelle del gruppo storico…

Se è vero tutto questo, è però anche vero che l’episodio quattro meritava un post tutto per se, perchè è talmente pregno (e chi segue la serie capirà che non uso il termine a casaccio), talmente ritmato che diventa un punto di svolta fondamentale.
Anche perchè rimette tutto in gioco, rimescola le carte e smonta in un attimo quella stabilità appena conquistata nelle tre puntate precedenti (del resto in un mondo pieno di zombie basta poco per far crollare le certezze).
Poi è puntata fondamentale anche perchè abbiamo due dipartite eccellenti (ma proprio eccellenti, eh!) ed un finale di puntata con una forza emotiva devastante.
Roba forte, roba seria, roba da ricordare.
E a condire una puntata così importante ci sono un paio di uccisioni splatter sopra la media (che, lo sapete, è già alta di suo).

Avanti col seguito…

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