Capita raramente di rimanere delusi dalla visione di un film Asylum.
Perchè sai esattamente cosa aspettarti, vale a dire esagerazioni, illogicità, qualche mostro fuori misura.
The Haunting of Whaley House riesce invece nell’impresa perchè non è altro che un film sui fantasmi, su una casa stregata che visivamente non regala nulla e manca completamente delle caratteristiche base della casa di produzione.
Insomma Jose Prendes realizza un American Horror Story più deludente ancora della serie tv.
Penny lavora come guida di una casa stregata. Porta i turisti e gli racconta le disgrazie accadute in quel luogo.
Così quando i sui amici lo vengono a sapere il tour notturno nella casa dei fantasmi è inevitabile.
Ed è inevitabile che finisca a schifio con i ragazzi bloccati dentro e fatti a pezzetti dalla famiglia di fantasmi che abita la casa.
Il motivo? Una banale somiglianza con una parente scomparsa.
Come detto poco di quel che ci si aspetta da un film Asylum.
Poco sangue, pochi omicidi (al punto che alcuni vengono aggiunti al di fuori della casa e della storia), poco divertimento, addirittura un solo paio di tette al vento (quelle che vedete nella foto e che a loro volta sono fuori dalla trama principale).
Addirittura Prendes mette molta attenzione nella costruzione visiva delle immagini e delle inquadrature, alla posizione degli attori nello spazio.
Sorprendente ma assolutamente fuori luogo: ed infatti il risultato è scadente.
La cosa migliore (sempre parlando dal punto di vista Asylum) è forse la citazione iniziale di Argento e Fulci.
Oh… anche i fantasmi sono quasi credibili!