Immagino che Sam Raimi si sia divertito un sacco a realizzare Il grande e potente Oz e come previsto raggiunge l’obiettivo di far divertire anche lo spettatore.
Il film è spettacolare, coloratissimo, pieno di azione e (naturalmente) di magia.
Oz è un illusionista, spaccone, buffone e millantatore che lavora in un carrozzone di un circo ambulante. Causa i continui imbrogli è costretto a fuggire, finisce nel classico tornado e dsi ritrova nel Regno di Oz.
Qui lo stanno aspettando perchè una profezia dice che un grande mago chiamato Oz libererà il regno dalla strega cattiva.
Così, per conquistare l’immensa ricchezza a disposizione ed il titolo di Re, Oz si mette al lavoro per compiere l’impresa, aiutato dalla strega bianca, da una scimmia alata, da una bambola di porcellana e dal popolo di Oz.
La spettacolarità comincia con i titoli di testa del film, continua con la scelta di rappresentare il mondo reale in bianco e nero e con un taglio a 4:3 e poi esplode con l’arrivo nel mondo di Oz, quando lo schermo si colora di luce incredibile e si trasforma in widescreen, regalandoci ambienti davvero splendidi e colori volutamente forzati ed esagerati.
La vicenda non ha mai cali e il cast, che è di gran richiamo, risponde bene alle attese.
James Franco è istrionico come richiede il personaggio, Rachel Weisz e Michelle Williams affascinanti e coinvolgenti (oltre che naturalmente di una bellezza esagerata), un po’ di delusione arriva solo da Mila Kunis, più nella prima parte quando è se stessa che poi quando recita trasformata e irriconoscibile.
L’insieme è folgorante e da non perdere, compreso l’apprezzabile omaggio a Thomas Edison che non è solo un piccolo riferimento ma assume un’importanza fondamentale nella vicenda.