Quando un libro parla di libri è sempre un bel leggere e questo I libri di Luca mette proprio al centro del discorso la lettura, la forza della lettura e dei libri anche come oggetto fisico, fatto di carta, di sogni, di storia, con buona pace degli ebook.
Mikkel Birkegaard mischia però tutto in un thriller a spunto soprannaturale, dove i libri danno il potere e gli uomini (naturalmente) lo trasformano in qualcosa di poco buono.
Jon è un giovane avvocato affermato, con un rapporto col padre chiuso da anni. Quando però questo muore lui è costretto a tornare nella libreria che il padre gestiva (e dove lui aveva passato tanti anni della sua giovinezza) per decidere che farne.
Qui incontra il vecchio Iversen e la giovane Kathrina, che nella libreria lavorano da anni ed hanno paura che lui voglia sbarazzarsene e chiuderla.
Solo che presto Jon scopre che in quella libreria, I libri di Luca, c’è qualcosa di speciale, ed è un qualcosa insito negli uomini e nelle donne che vivono a contatto con i libri.
Scopre l’esistenza dei lectores, persone capaci di influenzare la mente altrui con la lettura o con l’ascolto di un libro, scopre che suo padre era il capo di questa associazione e naturalmente scopre anche che lui stesso è un lectores potentissimo, aspetta solo di essere attivato.
In un attimo si troverà invischiato in una storia più grande di lui, che lo coinvolge sotto tutti gli aspetti mettendo a rischio la vita di tante persone.
I libri di Luca è in definitiva un buon thriller, con i libri protagonisti, che non risente del clima nordico dell’ambientazione (potrebbe benissimo svolgersi altrove).
Certo la creazione e la preparazione della vicenda sono più affascinanti dello svolgimento della stessa, quando tutto finisce per risolversi nel classico scontro tra bene e male.