La tagline di The Thompson avvisa che ci troviamo tra Twilight e Tarantino, il problema è che Mitchell Altieri e Phil Flores sono molto più vicini ai vampirelli all’acqua di rose (anche se provano a prenderli in giro un paio di volte) che non al grande Quentin.
La trama in due parole è uno scontro all’ultimo sangue tra due famiglie di vampiri, non manca la passione ed il sesso e gli uomini sono quasi inesistenti.
Una lotta tra mostri in una campagna inglese che non sarebbe il loro mondo.
Si comincia con Cory Knauf chiuso in una cassa (ricordate Buried?) e voce narrante pronta a raccontarci la sua storia.
Per una mezz’oretta ci tiene sulle spine senza dirci chi è, cosa ci fa lì e qual è il problema, poi tutto viene palesato e si comincia sul serio.
The Thompson è un mix di cose buone e grosse banalità.
Tra le prime ci metto le scene di sesso tra fratelli vampiri, la prima sequenza di violenza, l’idea di non considerare i vampiri degli dei onnipotenti ma delle persone con un problema non indifferente.
Tra le banalità è evidente l’eccessivo splendore dei protagonisti (ma i vampiri son tutti giovani e belli?), il romanticismo spiccio ed una vicenda che è davvero ovvia.
Insomma si prova a prendere per il culo Twilight ma poi la differenza fondamentale (ce ne sono altre, eh!) è che Elizabeth Henstridge è già vampira in partenza.
Che poi la cosa migliore la si vede forse dopo i titoli di coda…