Se uccido te uccido me, di Giulia De Nisco

Nota: la versione che ho letto di Se uccido te uccido me è una riedizione autoprodotta da Giulia De Nisco uscita una decina di anni dopo la prima versione.


Siamo di fronte aduna vicenda davvero tosta. Tre personaggi. Un giovane professore di educazione fisica che arriva inuna nuova scuola. Due gemelli diciottenni, Daniele e Celeste. L’incontro tra i tre crea un triangolo che sconvolge le vite di tutti i protagonisti. E quella dei gemelli era già discretamente incasinata…

L’autrice ci porta in un viaggio nell’animo dei personaggi, che infatti raccontano in prima persona quello che vivono. I capitoli portano il nome di chi racconta: Cristiano (il prof.) e Daniele soprattutto, Celeste meno ma in maniera fondamentale. Tanto che, mentre i due uomini raccontano al passato, la ragazza parla al presente, come se l’autrice volesse portarci dentro la sua testa, nel suo animo. C’è anche un altro motivo per questa scelta, ma giuro che non posso dirvelo.

Si, perchè al centro della vicenda c’è proprio la giovane Celeste, che non ha superato un trauma risalente a tre anni prima e vive praticamente isolata, esclusa da tutti i suoi compagni. L’unico a starle vicino, supplendo anche alla colpevole assenza dei genitori, è il fratello.

L’arrivo di Cristiano rimescola le carte. Il professore è giovane e bello e tra lui e l’allieva sofferente nasce qualcosa, con tutti i problemi del caso. Solo che, come avete intuito, i problemi non sono solo quelli di un rapporto affettivo professore-studentessa, perchè dietro c’è la difficile situazione psicologica di Celeste. Così lo tsunami Cristiano potrebbe essere la scintilla che libera la ragazza, ma anche il colpo che la stende definitivamente.

Se uccido te uccido me è quindi una storia d’amore, senza dubbio. Tuttavia il cuore della vicenda è un altro: è l’animo tormentato di una ragazza di 18 ani, che a 15 anni ha subito un trauma enorme e non riesce a liberarsene. Per questo ho cominciato dicendo che Giulia De Nisco ci ha regalato un romanzo tosto, duro, difficile da digerire.

Avevo intervistato l’autrice al Salone del Libro 2022, allo stand del Collettivo Scrittori Uniti

 

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