Secondo libro del malloppazzo firmato Claudio Rendina che ho voluto affrontare e dal quale stanno venendo fuori un sacco di cose interessanti. I peccati del Vaticano è fin troppo chiaro fin dal titolo su cosa punta. Duemila anni di contraddizioni e colpe varie, sulle quali l’autore non fa certo sconti.
Il colpo di genio di Rendina è di dividere il volume in capitoli riprendendo i peccati capitali, indicati dalla stessa chiesa e quindi ritorcerglieli contro dimostrando colpe legate ai divieti imposti dallo stesso Vaticano.
Così abbiamo Falsa testimonianza, che raccoglie le bugie intese come notizie storicamente false e che comprende due sottocapitoli davvero notevoli dedicati alla venerazione delle reliquie dei santi (false nella stragrande maggioranza dei casi) e ai santi stessi (alcuni dei quali sono stati cancellati, non più riconosciuti, eppure continuano ad essere venerati ed hanno chiese e feste dedicate).
Poi abbiamo Avarizia, dedicato a nepotismo e sfruttamento finanziario. Lussuria, su cui c’è da divertirsi a scoprire cos gira(va) sotto le coperte dei papi… e non mancano i riferimenti (con nomi e cognomi) a omosessualità e pedofilia.
E ancora Gola, Omicidio (ed anche qui c’è da divertirsi), Superbia (con il predominio preteso sulle altre religioni) e Accidia.
L’insieme è un corposo volume che affonda la lama senza pietà lì dove fa più male.
Ottima anche l’appendice con l’elenco dei 112 massoni del Vaticano ed una serie di documenti che mostrano senza dubbi colpe varie della Chiesa di Roma. A chiudere imperdibili pasquinate… in fondo la denuncia dei mali della Chiesa ha radici antiche.
