Forse ricorderete che avevo accettato di far parte del progetto E-Blogs di Wikio.
L’idea di base era molto interessante.
Una serie di blogger erano stati selezionati in cinque paesi europei, una redazione selezionava alcuni degli articoli più interessanti di questi blogger ed un pool di traduttori (persone reali, non strumenti automatici) si interessava di tradurre il contenuto nelle cinque lingue.
L’obiettivo era quello di diffondere contenuti e di tracciare un pensiero dei blogger europei.
Progetto imponente, ambizioso e complesso.
Infatti il 31 dicembre, dopo nemmeno un anno di vita, E-Blogs chiude.
Ho ricevuto una mail da Chaterine Nivez, responsabile del progetto, che vi riporto qui di seguito, in cui si spiegano i motivi (ovvi) della sofferrta decisione.
Cari blogger,
Dopo soltanto undici mesi di esistenza lasciamo la blogosfera europea. Smettiamo le traduzioni il 31 dicembre 2010. Rimarrà per noi una bella avventura, la gioia delle scoperte condivise da un Paese all’altro e l’orgoglio di aver realizzato un progetto unico nel suo genere. Grazie per tutti gli scambi e i momenti di vita insieme.
Perché aver fatto E-Blogs?
Il punto di partenza di E-Blogs: mostrare “il meglio” della blogosfera europea. Selezionare post di qualità in 5 Paesi e 5 lingue: Italiano, Tedesco, Spagnolo, Inglese, Francese, farli tradurre nelle stesse 5 lingue. L’idea era di offrire uno sguardo inedito e quotidiano degli europei. Un “corriere internazionale” dei blog, una rivista o piuttosto una “veduta” dei blog europei. E-Blogs non era un sito sull’Europa – nel senso delle istituzioni -, ma sugli europei. Le loro arrabbiature, i loro sogni, i loro desideri. Siamo stati ricompensati da ciò che abbiamo trovato. Grazie ai blogger che hanno partecipato a questa bellissima avventura…
Perché smettere E-Blogs?
Selezionare contenuti, adattarli per ogni Paese, farli tradurre dai traduttori remunerati e infine diffonderli in 5 lingue su 5 Paesi… Tutto ciò costa denaro. Molto denaro.
Lanciando il progetto all’inizio dell’anno (febbraio 2010), pensavamo di trovare una audience naturalmente forte nei blogger e in internet in genere. Sfortunatamente, non abbiamo incontrato l’eco, l’audience che ci aspettavamo. E-Blogs era un test, una sfida. Che abbiamo perso. Per mancanza di visitatori e quindi di potenziale pubblicitario per remunerare questo lavoro, concludiamo l’avventura. Siamo in un’economia di mercato, in una società privata: Wikio. E’ la legge di mercato.
Il nostro orgoglio:
Tra le sfide in cui siamo riusciti: la traduzione. Abbiamo rimosso la barriera linguistica e tracciato delle linee da un Paese all’altro, affiancati da una preziosa squadra di 40 traduttori professionisti sulle 5 lingue: Italiano, Tedesco, Spagnolo, Inglese, Francese. Grazie a loro di aver giocato la partita con noi, di aver accettato di incamminarsi al nostro fianco a dei prezzi che sfidano ogni concorrenza, quella del web;-) Il nostro orgoglio è anche il lavoro di edizione che abbiamo fatto sui contenuti dei blog europei. Un lavoro di ricerca e di selezione, un lavoro di adattamento e di riletture delle traduzioni, poi di diffusione. E’ a 6 editori, gli editori E-Blogs, che dobbiamo tutto questo.
Grazie infine ai 38 traduttori e ai 500 blogger che ci hanno dato il permesso di tradurre… Ci hanno fatto sognare.
Credo alle strade e ai legami che si incrociano come nella blogosfera europea. Certamente, ci rivedremo un giorno.
Grazie, e auguri per 2011.